STORIA
Nell'Oratorio di San Giorgio a Guastalla domina un'atmosfera particolarmente suggestiva ed intima grazie alla sua dimensione raccolta e silenziosa, unita al raffinato gioco degli elementi architettonici. Questo monumento, di chiara impronta romanica, presenta un'origine assai antica, tanto da essere citato come dipendente dalla pieve di Guastalla in un documento del 1070, dove sono elencati i beni che il marchese Bonifacio di Canossa ricevette dal vescovo di Reggio. Ma si ritiene che la sua fondazione sia addirittura anteriore, forse ascrivibile alla fine del IX secolo. Con il passare del tempo la chiesa subì numerose alluvioni per la vicinanza del Po e l'instabilità del terreno paludoso. Infine nel 1967 si dette inizio ad un radicale intervento di restauro, evidente soprattutto all'esterno, che è riuscito a recuperare il suo aspetto pienamente romanico e il livello originario del pavimento, a ripristinare la muratura e a consolidare la facciata insieme all'abside.
NOTIZIE STORICO-ARTISTICHE
É una chiesetta di piccole dimensioni, costruita interamente in mattoni, che presenta una pianta a tre navate e tre absidi. La facciata mostra un profilo a due salienti ed è tripartita da lesene a cui si addossano dei contrafforti che hanno sezione semicircolare e terminano con un semicono. Il portale è interamente in mattoni, ad eccezione dell'architrave in pietra e della lunetta in marmo che riporta il bassorilievo di San Giorgio. Sopra il portale si aprono due monofore strombate, sormontate da una finestra a croce. Tra le lesene corre una fascia sottogronda di archetti pensili. La testata di fondo delle navate ripete gli stessi motivi della facciata, con quattro lesene raccordate da archetti pensili e una finestra a croce nella cuspide. Alle testate sono addossate le tre absidi e quella centrale prevale per dimensioni e decorazioni sulle laterali minori che sono cieche. L'abside maggiore è inoltre spartita da lesene in tre campi, in ognuno dei quali si apre una monofora sormontata da una fila di cinque archetti, in cui vi sono piccoli fornici. In questo modo si sovrappone un coronamento cilindrico ad una calotta absidale emisferica, come è visibile nella absidi laterali dell'abbaziale di Nonantola. Passando alla sua struttura interna, dove predomina la muratura originaria, l'oratorio presenta una pianta basilicale, dove le tre absidi sono coperte a capriate, divise in cinque campate da cinque coppie di tozzi pilastri cilindrici in mattoni, con capitelli a cubo smussato e basi rettangolari. Infine l'ultima coppia di pilastri prima dell'abside è costituita da una sezione quadriloba, formata da semicolonne. Le due che si affacciano alle navate appaiono come semplici contrafforti con una funzione semplicemente estetica, proseguono lungo la parete e terminano con un semicono a muro, come i due contrafforti presenti ai lati della facciata.
LETTURE CONSIGLIATE
AA. VV. L'Oratorio di San Giorgio. Guastalla, s. d. (opuscolo edito in occasione dei restauri del 1967).
S. Stocchi, San Giorgio a Guastalla, in Italia Romanica. L’Emilia-Romagna, Milano 1984.
S. Storchi, Guida a Guastalla, Bari 1984.