PIEVE SANTA MARIA ASSUNTA
Via Cavallotti 7, 61018 San Leo
STORIA
La pieve, dedicata a Santa Maria Assunta, sorge a San Leo, a circa 30 chilometri da Rimini, ed è il più antico luogo di culto del borgo.
Le origini delle pieve sono ignote, ma probabilmente è stata costruita su un precedente tempio pagano. Secondo la tradizione fu edificata da San Leone, abile tagliatore di pietre e considerato il primo vescovo della città. Dalla porta esterna in prossimità della facciata si accede al sacello di San Leone (III –IV secolo d. C.), dove è conservato un sarcofago costruito prima dell’VIII secolo su cui sono raffigurati due pavoni che si abbeverano.
La chiesa, bellissimo esempio di architettura preromanica-lombarda del IX secolo, è costruita sulla roccia viva in pietra arenaria, calcare e materiale di altra natura.
NOTIZIE STORICO-ARTISTICHE
La pieve è a pianta basilicale. La muratura esterna è scandita da lesene poggianti su uno zoccolo. Ai lati della pieve vi sono due portali a tutto sesto sormontati da una loggetta cieca a due archi composta da pietre bianche e rosse alternate. Queste pseudo-loggette richiamano l’architettura bizantina ravennate. L’interno è a tre navate, coperte a capriate suddivise da sette arcate a tutto sesto sorrette da pilastrini e colonne. Le colonne, con capitelli corinzi, sono elementi di rimpiego. Le tre absidi sono posizionate a oriente e l’abside centrale è ampia più del doppio rispetto alle altre due. L’illuminazione della pieve avviene attraverso la bifora della navata centrale e tre monofore nelle absidi.
Al centro del presbiterio (sopraelevato di 1,50 metri), a cui si accede mediante una scala, si erge un elegante ciborio dell’882 sostenuto da quattro colonne di marmo sormontate da capitelli. Esso reca la seguente iscrizione latina: “Ad onore del Signore nostro Gesù Cristo e della Santa Madre di Dio la sempre Vergine Maria, io Orso Duca, peccatore, feci fare questa opera. Supplico voi che leggete di pregare per me. Fatto al tempo di Giovanni papa VIII (881) e di Carlo III imperatore (839 – 888) nell’ indizione XV.”
Sotto al presbiterio si accede alla cripta a crociera mediante due rampe di scale. La cripta è illuminata da tre piccole monofore ed è stata restaurata integralmente nel corso degli anni Trenta del Novecento, come l’intera chiesa. I restauri hanno permesso il recupero delle originali strutture romaniche. L’interno della pieve, relativamente disadorno e completamente in pietra, permette ai visitatori di immergersi in un’atmosfera di pace. La pieve di Santa Maria Assunta, assieme al vicino Duomo, è certamente uno dei monumenti romanici più importanti della Romagna.
Letture consigliate:
Visita alle pievi di Romagna, Mario Tabanelli 1982