STORIA
La pieve di Contignaco, dedicata a San Giovanni Battista, si erge sulla cima di un poggio tra le colline di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, sul lato opposto a quello che ospita il castello della famiglia Pallavicino. Questo monumento romanico risale al XII secolo, in quanto viene citato per la prima volta in un documento del 1179. Successivamente la pieve viene menzionata anche in una bolla del 1196, per poi essere sottoposta nel 1391 ad un restauro da parte di Iohannes de Saselinis da Parma, come risulta documentato dall'epigrafe murata sulla facciata. Il monumento costituiva nel medioevo un'unità ecclesiastica molto importante perché custodiva il fonte battesimale ed aveva giurisdizione su numerose altre chiese, quasi come fosse una piccola diocesi, dove il sacerdote titolare portava il titolo di pievano o arciprete. La chiesa viene profondamente ristrutturata tra il 1781 ed il 1789 per adeguarla ai canoni barocchi, con la costruzione delle volte sulle navate e la stesura di intonaci e cornici. Ma a partire dal 1954 sono stati avviati alcuni restauri significativi che hanno avuto l'abilità di eliminare gli intonaci e gli interventi barocchi precedenti. In questo modo la pieve è riuscita a recuperare quell'austerità e sobrietà tipica dello stile romanico, facendo risaltare la muratura originaria in pietra a blocchi squadrati di accurata fattura, sia all'esterno sia all'interno della struttura.
NOTIZIE STORICO-ARTISTICHE
La facciata della pieve presenta un profilo a doppio spiovente ed un portale, al di sopra del quale si conserva all'interno di una nicchia la “Madonna col Bambino”, una scultura forse trecentesca. Sul fianco meridionale si alza il campanile quadrato e a metà della facciata si apre una piccola bifora. Ciò che manca è la conca absidale che forse fu demolita e sostituita nel passato. Passando alla sua struttura interna, la pieve possiede una pianta basilicale a tre navate, divise in tre campate da archi senza risega su pilastri quadrati senza capitello. L'unico a fare eccezione è il pilastro a sinistra, cilindrico e provvisto di capitello a cubo smussato. Inoltre in fondo alla navata minore di destra, alla base del campanile, si apre una cappella che forse aveva funzione di battistero ed era contraddistinta da volta e pareti decorate da affreschi tardo-gotici, risalenti al XV secolo. Ora questi frammenti sono stati però staccati per preservarli dall'umidità e trasferiti sulla parete di fondo del presbiterio e sulle pareti delle navate, dove sono infatti visibili degli affreschi che raffigurano Cristo in mandorla, San Giovanni Battista (attribuito a Luigi Vigotti) e la Crocifissione, insieme a numerose figure di angeli e santi. Degno di menzione è l'affresco votivo raffigurante Santa Lucia che è stato riportato alla luce sul primo pilastro di destra, con il nome del committente e la data del 1517. Seppure questo gruppo di affreschi sia molto posteriore alle origini della chiesa, rappresenta in ogni caso un motivo di massimo interesse, in quanto si tratta di un programma pittorico del tutto organico.
LETTURE CONSIGLIATE
E. Dall'Olio, Itinerari turistici della provincia di Parma, Parma 1975.
S. Stocchi, San Giovanni in Contignaco presso Salsomaggiore. L’Emilia-Romagna, Milano 1984.
Emilia Romagna. Guida d'Italia del Touring Club Italiano, VI edizione, Milano 1991.