NOZIONI STORICHE
L’abbazia di San Basilide sorge a Lesignano de’ Bagni, comune situato in territorio collinare, non lontano dalla città di Parma. La strada che la accoglie, rivestì un ruolo importante verosimilmente sin da epoche molto antiche, fu infatti punto di convergenza di importanti tracciati viari: attraverso quest’antica strada, detta passo del Lagastrello, dalla città di Parma si raggiungeva la Toscana, in tale percorso transappenninico viaggiavano pellegrini, commercianti e artigiani che trovavano ospitalità nei complessi monastici benedettini. La fondazione della basilica è dovuta alla committenza di San Bernardo degli Uberti, monaco vallombrosiano e vescovo di Parma dal 1109, che, per consolidare la propria azione spirituale, invitò la comunità dei vallombrosiani a radicarsi nell’isolata collina di Badia Cavana. Come per altri edifici riconducibili alla produzione romanica, la documentazione è modesta, i dati non tramandano quasi mai una precisa cronologia della fondazione, e nel migliore dei casi abbiamo solamente la prima menzione storica della loro esistenza. Dunque, anche per quanto riguarda l’abbazia di San Basilide, ci sono giunte informazioni poco probanti ma un punto riferimento importante è la prima documentazione che ne fa menzione, risalente al 1115. Nel corso della sua storia il tempio subì diverse trasformazioni: nel 1117, ad esempio, dopo un terremoto, si rese necessaria un’opera di ricostruzione della chiesa, e in questa fase elementi come il nartece vennero addossati alla facciata pur non facendo parte della struttura originaria.
NOZIONI STORICO- ARTISTICHE
L’abbazia è architettonicamente organizzata secondo il prototipo vallombrosiano, reitera dunque un’articolazione spaziale a navata unica con transetto sporgente e abside semi circolare. Sulla facciata della chiesa venne aggiunto nel XII secolo un portico a due arcate con loggia superiore ed ornato da capitelli con raffigurazioni evangeliche. Procedendo all’interno della chiesa troviamo accostata alla parete laterale sinistra una doppia scala, posta all’altezza dell’altare che scende fino alla cripta, dove ancora oggi sono conservate le spoglie del Santo al quale la chiesa è dedicata. Sul lato ovest dell’edificio sorge un chiostro, oggi inglobato in alcuni casamenti e dunque non visitabile. A meridione del tempio, incontriamo il refettorio e la sala capitolare, mentre la cripta sepolcrale degli abati e l’accesso alla chiesa riservato ai monaci, sorgono a settentrione della struttura. L’abazia rivela un assetto tecnico edilizio dall’ aspetto severo nel quale risultano peculiari ed efficacissime le essenziali linee e le sobrie colorazioni parietali. Il tempio, infatti, è costituito, come la maggior parte delle chiese presenti sul territorio emiliano romagnolo, da pietra locale, tagliata in conci perfettamente sbozzati e connessi tra loro, onde dare luogo ad una regolare cortina ad opus quadratum.